Cosa sapere su Scordia

Famosa per le sue arance rosse rubino e le campagne ricche di alberi e agrumi profumati

Scordia sa conquistare ogni viaggiatore. Che si capiti in città per una visita occasionale o per un intero weekend, il ricordo di questi luoghi rimarrà impresso nella mente del visitatore per molto tempo. Quel sapore di Sicilia autentica, di ritorno alle tradizioni e di colori unici che solo l’entroterra del territorio siculo sa regalare.

Scordia: La terra degli agrumi

Scordia è un paesino che si trova nella parte meridionale della provincia di Catania, quasi al confine col territorio siracusano. Si trova precisamente nella piana di Catania, un luogo che da secoli è destinato alla coltivazione delle arance e degli agrumi. È proprio in queste terre, tra Scordia, Palagonia e Lentini che si producono le famose arance rosse di Sicilia. La coltivazione di questo prodotto è iniziata nel lontano 1700 e questo è uno dei pochi luoghi al mondo in cui le arance assumono una polpa rossa come il rubino. Il caratteristico colore è dovuto alla presenza di antocianine che risultano molto utili al corretto funzionamento dell’organismo grazie al loro potere antiossidante. Il paese è di modeste dimensioni, infatti si contano poco più di 15000 abitanti e si trova su una sorta di collina che domina la piana circostante. Attorno all’altipiano ci sono chilometri e chilometri di agrumeti e il solo spettacolo offerto da queste coltivazioni, ripaga ampiamente il viaggio intrapreso per raggiungere Scordia.

Scordia: Origini del nome

Scordia era abitata sin dall’epoca greca, difatti il nome della città deriva dalla parola greca Skordion. In greco significa aglio, questo perché probabilmente in questi luoghi qualche millennio fa, si coltivava l’aglio oppure la terra secondo i coloni greci era adatta a tali colture. Purtroppo si tratta solo di un’ipotesi in quanto nè nel paese, nè nelle sue vicinanze, sono stati ritrovati resti o comunque testimonianze che avvalorino questa tesi. Nell’ultimo periodo è stata però avanzata un’ulteriore teoria basandosi su alcune antiche carte geografiche della Sicilia, e su ciò che il tragediografo greco Eschilo ha scritto nelle Etnee. Pare che il toponimo della città derivi dalla corruzione di Xuthia, un luogo mitico con origini molto antiche, ma anche qui non ci sono ulteriori prove che confermino il fatto. Ad ogni modo il centro è ricco di architetture e cenni storici di un passato più recente ma altrettanto importante.

Storia di Scordia

Nei dintorni del paese è possibile trovare testimonianze archeologiche che dimostrano che Scordia è abitata da diversi millenni. Le contrade Cava, Grotta del Drago o ad esempio Puleri dimostrano che sia i Sicani che i Siculi vivevano in questi luoghi già nell’età del ferro e del bronzo. Nella metà del XII secolo era sede di una signoria del Regno di Sicilia che concesse ai templari alcuni appezzamenti terrieri. Nel corso del XIV secolo il feudo scomparì quasi completamente a causa di scelte sbagliate dal punto di vista politico e amministrativo che portarono allo spopolamento del paese. Scordia rinacque solo nel 1628 grazie all’intervento del primo principe di Scordia, Branciforte che ottenne da Filippo III, re di Sicilia, la licentia populandi per fondare nuovamente il borgo. Il principe promosse un’astuta politica di attrazione, pose le basi per la ricostruzione e crescita del paese e grazie a ciò garantì alla sua famiglia il governo su Scordia fino al 1812, all’abolizione della feudalità. Nel corso del XIX secolo il paese crebbe grazie a un nuovo ceto di imprenditori, professionisti e intellettuali che contribuirono allo sviluppo economico e culturale. Agli inizi del Novecento fu completata anche la stazione ferroviaria che assunse un ruolo fondamentale nel commercio agrumicolo e infatti tutt’oggi l’economia di Scordia si fonda su tale attività.

Cosa vedere a Scordia

La maggior parte degli edifici storici presenti a Scordia sono tutti successivi al 1693, anno in cui si verificò un terribile terremoto che rase al suolo non solo il paese ma tutte le zone circostanti, arrivando a danneggiare perfino Catania. Particolarmente interessante è la Chiesa Madre di San Rocco al cui interno è conservata una tela della scuola di Caravaggio e una di Raffaello. C’è poi la Chiesa di Santa Maria Maggiore e la Chiesa di San Giuseppe che a differenza delle altre che presentano uno stile tipicamente barocco, segue piuttosto dei canoni neoclassici. Oltre alle numerose chiese sparse tra le vie del centro storico, degno di nota è il Palazzo Branciforte che era la dimora dei principi di Scordia, il Palazzo Modica, recentemente acquistato dal Comune e in fase di restauro, e il Palazzo Vecchio-Majorana al cui interno sono ospitati la Biblioteca Comunale e il Museo Civico Etno-Antropologico ed Archivio Storico “M. De Mauro”. Le Case Cancellieri ora sono adibite a ristorante ma i loro interni raccontano di una storia ricca e lussuosa e dei fasti del periodo feudale.

Feste e ricorrenze di Scordia

Il paese di Scordia è ricco di tradizioni e ogni anno il Comune e la comunità locale ci tengono a portare avanti la memoria di queste antiche usanze. A febbraio in occasione del Carnevale si svolge la festa, gli abitanti si ritrovano in piazza e festeggiano sulle note di gruppi musicali e dj set che si esibiscono per l’occasione. Il 19 marzo si ricorda San Giuseppe e dopo che “i tre poverelli” sfilano per le vie del centro insieme a cavalli agghindati seguendo la tradizione siciliana, si ritorna in chiesa e viene offerto ai tre santi il pranzo. Nel pomeriggio si svolge un’asta durante la quale vengono messi in vendita gli oggetti che i fedeli hanno donato in occasione della ricorrenza. La ricorrenza più sentita però è la festa patronale che si tiene il 16 agosto in onore di San Rocco. Dopo un novenario, il 15 agosto viene svolta una processione con la reliquia di San Rocco. Il 16 agosto, subito dopo aver fatto una messa in piazza, il simulacro del patrono viene alloggiato in un fercolo e fatto sfilare tra le strade della città. Tutto ciò è ripetuto anche il 23 agosto in occasione dell’ottava della festa.

Scordia ha molto altro da offrire ma sarebbe ingiusto anticipare tutto quello che questa cittadina ha da proporre. La storia, la cultura e i colori degli agrumeti sono quello che attende il visitatore una volta giunto a Scordia. Ma ciò che resta nel cuore e nella mente è un luogo fermo, sospeso nel tempo, che riporta alla Sicilia più originale e più vera. Quindi non resta che organizzare un viaggio in questi luoghi e rendere il soggiorno ancora più interessante prediligendo agriturismi, dimore storiche o piccoli bed and breakfast per sentire appieno l’ospitalità sicula.

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