Capo d’Orlando, paesaggi da cartolina

La Sicilia è una terra tutta da scoprire e da vivere. Non si contano infatti i luoghi da vedere, tra città intrise di storia, siti archeologici figli di una storia antichissima e piccoli borghi dall'atmosfera suggestiva.

Tra questi ultimi c’è Capo d’Orlando, cittadina in provincia di Messina e parte integrante del lussureggiante Parco dei Nebrodi: è un luogo incastonato tra dolci colline e il Mar Tirreno, ricco di musei e di siti che narrano di una storia che si fonde con la leggenda.

Capo d’Orlando: cosa vedere

Secondo la leggenda, Capo d’Orlando in passato non era altro che l’insediamneto greco di Agatirno, consacrato a Dionisio e fondato, come suggerisce il nome, da Agatirso, il figlio di Eolo. Era un importante centro commerciale, prima di cadere pian piano nell’oblio dopo l’arrivo dei romani: solo nel medioevo la cittadina rinacque, anche grazie a Carlo Magno e proprio in questo periodo è stata ribattezzata Capo d’Orlando in onore dell’omonimo paladino che pare vi soggiornò prima di ripartire per la sua crociata in Terra Santa.

Il simbolo di Capo d’Orlando è certamente il Monte della Madonna, in cima al quale si trova il Santuario Maria Santissima eretto alla fine del ‘500, sul luogo in cui San Cono Navacita apparse ai fratelli Raffa, donando loro una effige della Vergine con il Bambino, piccola come una mano. Nel 1925 il simulacro fu rubato e oggi la chiesa, dai bei soffitti in legno intarsiato e impreziosita da opere di Gaspare Camarda, ne custodisce uno simile ma in argento. Il santuario sorge accanto ai resti di un castello caduto in rovina dopo un attacco del ‘400: a due passi c’è un belvedere che regala una vista magnifica su tutta Capo d’Orlando e sul mare, fino a scorgere le isole Eolie.

Ai piedi del Monte ecco il Faro del ‘900, uno dei più belli d’Italia: è un edificio rosa impreziosito da decori in stile neogotico e affiancato da una casupola gialla. Il Faro di Capo d’Orlando costituisce un fondamentale punto di riferimento dei naviganti, nel tratto tra Capo Calavà e Cefalù.

Non lontano dal faro c’è il Laghetto di San Gregorio, alimentato da sorgenti di acqua salata e dolce: sorge sulla strada verso l’omonimo borghetto di pescatori, raggiungibile anche percorrendo il Sentiero Goletta, un’antica mulattiera che permette di passeggiare tra la macchia mediterranea, in un assoluto silenzio interrotto solo dal rumore del mare.

Capo d’Orlando: cultura e mare

Capo d’Orlando è un borgo ricco di musei, a partire dall'”Antiquarium Comunale Agatirnide”, dove sono esposti reperti risalenti all’età del bronzo e oggetti funerari risalenti al periodo tra il IV e il III a.C. Questa esposizione non fa altro che sottolineare quanto questo territorio sia antico e anche le vestigia delle Terme Romane lo dimostrano: si trovano in località Bagnoli e il sito archeologico mostra i resti di questo stabilimento termale del IV-V d.C. affiancato a una domus romana poco più antica. Si scorgono ancora gli ambienti, impreziositi da mosaici pavimentale geometrici, in particolare i resti del frigidarium, del calidarium e del tepidarium.

Merita una visita anche il Museo di Etnostoria della Canna da Zucchero e del Limone, dedicato alle antiche lavorazioni nei trappeti di questi due prodotti: il museo ha sede all’interno del Castello Bastione, costruito per proteggere le circostanti piantagioni dagli assalti dei pirati. Bellissimo il parco che circonda il palazzo, alla stregua del parco di Villa Piccolo, ricco di biodiversità: questa dimora ottocentesca ha ospitato per qualche tempo anche Tomasi di Lampedusa e comprende anche una fornitissima biblioteca ricca di testi molto antichi.

Durante una gita a Capo d’Orlando non si può non visitare la sua marina, con tanto di porticciolo turistico e punti ristoro, perfetti per trascorrere qualche ora respirando l’anima marinara della cittadina. Qui ci sono anche le Cave del Mercadante, pietre circolari che emergono proprio a pelo d’acqua: si pensa siano antiche macine provenienti da vecchi frantoi.

Non lontano dal lungomare Andrea Doria, davanti al quale lo Scoglio della Formica, sorge la Chiesa di Cristo Re, in Piazza Matteotti: risale al XX secolo e all’interno mostra vetrate colorate, bellissimi mosaici tra cui uno del Cristo Risorto e un’immagine della Vergine di scuola trentina.

Cosa fare nelle Isole Eolie

© Immagine di Goldmund100 (Luca Volpi), CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

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