Campofelice di Fitalia: dal Museo del Grano alle vie del centro

Campofelice di Fitalia è un piccolissimo paese di circa 500 abitanti situato nella Città Metropolitana di Palermo: il simbolo di questo borgo, dalla storia antica e popolato da abitanti operosi, si ritrova nel Museo Cittadino, il Museo del Grano e della Civiltà Contadina Siciliana, inaugurato nel 2015.

Dalla vita nei campi alla raccolta del grano, dalle degustazioni agli spettacoli in piazza, il centro di Campofelice di Fitalia è pronto ad accogliere ospiti e visitatori: preparatevi a scoprire tutto sul paese del grano!

La mappa di Campofelice di Fitalia

Campofelice di Fitalia nasce come piccolo villaggio dalle terre date in enfiteusi ai coloni che arrivano nella zona: ai piedi di Rocca Busambra, tra Caccamo e Corleone, Campofelice di Fitalia è un’area rinomata per la sua fertilità, tanto che anche il nome stesso del borgo, fa riferimento alla felicità di abbondanti raccolti agricoli.

Il paesaggio predominante è quello della valle ai piedi del Monte Busambra, il quale supera i 1600 metri di altezza. Il borgo sorge a circa 735 metri sul livello del mare mentre ai suoi piedi si trovano le fertili campagne coltivate a grano e vite.

La storia di Campofelice di Fitalia, dal feudo al Museo del Grano

Anche se il borgo di Campofelice, così come lo conosciamo oggi, nasce nel XIX secolo, intorno al 1814, queste terre erano popolate sin dal Medioevo, infatti intorno all’XII secolo nasceva il Feudo di Fitalia, subito dopo la sconfitta degli arabi da parte dei normanni. Ruggero II, allora, concesse a Goffredo di Palermo, che lo aveva aiutato nella lotta, il Casale di Fitalia con tutti i suoi territori.

Nel corso del Medioevo, il centro ebbe periodi di maggiore espansione, come negli anni Venti del Trecento, per poi tornare a ripopolarsi nel XVI secolo. A quei tempi, il feudo viveva sotto il potere della famiglia Calvello e poi sotto l’influenza dei Settimo, ma nel XIX secolo, con l’abolizione del feudalesimo, Campofelice di Fitalia sorse come villaggio moderno, dalle terre ridistribuite tra i coloni. Tuttavia, a differenza degli altri paesini della zona, che ebbero tutti un comune destino, Campofelice di Fitalia visse una storia molto diversa, infatti il Signore di Fitalia, perdendo i poteri feudali non riuscì a garantire al borgo il proprio status e così Campofelice non venne riconosciuto come comune autonomo almeno fino alla seconda metà del secolo, quando il paese fu accorpato al Comune di Mezzojuso, continuando però a lottare per la propria indipendenza almeno sino a dopo l’Unità d’Italia.

Vicino a raggiungere la propria autonomia negli anni Venti del Novecento, Campofelice di Fitalia divenne un Comune solo il 1 febbraio 1951.

In una storia così travagliata, è possibile rinvenire un filo conduttore nello stretto legame tra Campofelice e i suoi campi, coltivati a grano: famoso proprio per essere il paese del grano, il borgo celebra la sua più antica ricchezza inaugurando nel 2015 il Museo del Grano e della Civiltà Contadina Siciliana.

Oggi Campofelice di Fitalia vi accoglie nel suo centro storico antico, dove potete visitare la Chiesa, oltre al Museo, per scoprire dal vivo tutta la storia del borgo.

Campofelice di Fitalia: cosa vedere in centro e nei dintorni

A Campofelice in estate si tiene la Festa del Grano, una manifestazione organizzata dal Museo in collaborazione con il Comune, che invita tutti ad assistere a proiezioni e mostre fotografiche, degustazioni e spettacoli per vivere al 100% lo spirito di Fitalia. Inoltre, in qualunque periodo desideriate visitare il borgo, troverete ad attendervi l’incantevole centro storico con la Chiesa di San Giuseppe e il Palazzo Municipale, dove potrete passeggiare in totale relax tra le viuzze del paese oppure gustare un gelato all’aria aperta, ma anche scoprire tutte le meraviglie della tavola siciliana presso uno dei ristoranti locali.

La via più grande e importante di Campofelice è Corso Vittorio Emanuele: qui non troverete solo la Parrocchia del paese, ma anche il Museo del Grano e della Civiltà Contadina Siciliana, dove ammirare inoltre i reperti e utensili in uso nel mondo dell’agricoltura fino alla Seconda Guerra Mondiale.

Gustare Campofelice di Fitalia a tavola

Prima di salutarci, vogliamo invitarvi a pranzo (o se preferite a cena!) a Campofelice di Fitalia: in questo modo, potrete scoprire tutti i sapori tipici della terra siciliana, come i famosi dolci della tradizione, dal cannolo alla cassata. Dall’antipasto al dolce, a tavola vengono serviti i prodotti locali più genuini come ricotta freschissima o ricotta salata a km 0, caciocavallo, pane realizzato con farina di grano locale e poi salumi, salsicce e olio del posto, frutta e verdura, biscotti della tradizione.

Come arrivare a Campofelice di Fitalia

Al piccolo paese in provincia di Palermo si arriva in macchina o in treno: in auto, l’uscita più vicina è quella per Trabia, che si trova sull’A19 Palermo-Catania e dista circa 23 km dal paese; la Stazione di Trabia, per chi invece preferisce viaggiare in treno, vi aspetta con bus e navette, per accompagnarvi fino in centro.

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