Blufi, la Sicilia che profuma d’Olanda

Blufi è una cittadina talmente suggestiva da essere considerata come una sorta di piccola Olanda siciliana.

Conta meno di 1000 abitanti e sorge su una collina, comprendendo varie frazioni come Alleri, Ferrarello e Calabrò. I torrenti Nocilla e Oliva e il fiume Imera Meridionale rendono lo scenario ancora più unico.

Scopriamo insieme i tratti salienti della località situata nella città metropolitana di Palermo.

La storia di Blufi

Non si sa molto riguardo alla storia di Blufi. La prima apparizione di questo nome risalirebbe a un documento del 1211, con i cosiddetti Buluf di Petralia attribuiti a Federico II di Svevia. Nel corso dei secoli, si sarebbe parlato di Bufali, Belufi e Balufi, fino ad arrivare a Blufi, parola nata dalla fusione tra boos e lofos, ossia bue e colle. Fino al 1972, faceva parte del comune di Petralia Soprana.

I maggiori punti di interesse religioso e culturale di Blufi

Blufi racchiude diversi punti di interesse rilevanti. Un chiaro esempio coincide con il Santuario della Madonna dell’Olio, situato nell’area meridionale del centro cittadino. Fu menzionato nel corso del XII per una piccola cappella e un manoscritto dell’Ottocento, che nomina varie informazioni fornite al governo dei Borboni. Da non perdere neanche la Chiesa della Commenda, così come la recente Chiesa Madre del Cristo Re. Ma Blufi non è solo religione, dato che la Rocca di Marabuto mantiene una notevole rilevanza e corrisponde a una tomba risalente, con molta probabilità, all’epoca della dominazione degli arabi.

La bellezza dei Blufi Tulipani

Blufi viene spesso denominata come la piccola Olanda anche per la presenza del Tulipano Raddi. Si tratta di un tulipano selvatico ben visibile nei pressi del Santuario della Madonna dell’Olio tra marzo e maggio, dando vita a uno spettacolo naturale assoluto. Purtroppo, questa meraviglia è a serio rischio di estinzione a causa degli eccessi degli esseri umani che tendono a strappare i fiori con una certa frequenza. Basterebbe un pizzico di giudizio e rispetto per la natura per evitare certi comportamenti.

La celebre fonte dell’olio di Blufi

Un altro tratto caratteristico di Blufi coincide con la fonte dell’olio, studiata anche da geologi e storici. Fu menzionata a più riprese, soprattutto nel contesto di Petralia Soprana, grazie alla sua natura galleggiante e alla capacità di curare malattie di un certo rilievo. Un tempo, l’olio era anche commestibile. Quindi, assunse un colore nero combustibile per ragioni non perfettamente definite.

La vicenda della diga di Blufi

Un discorso a parte lo merita la vicenda collegata alla diga di Blufi. Quest’ultima non è mai stata completata e avrebbe dovuto facilitare la distribuzione delle acque tra le varie province siciliane, grazie a una capienza fuori dal comune. Si parlava di investimenti economici molto rilevanti, che però furono bloccati nel 1995 in seguito a varie speculazioni politiche. Allo stesso tempo, fu aperto il Parco delle Madonie.

Blufi, tante meraviglie da scoprire

Nel complesso, la cittadina di Blufi comprende numerosi elementi da visionare almeno una volta nella vita. Come tante altre località siciliane, le sorprese sono sempre dietro l’angolo e la bellezza del luogo è senza tempo. Non resta altro da fare che visitare questo comune e viverlo nella sua integrità. Blufi, la Sicilia che profuma d’Olanda.

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