Alla scoperta di Nicolosi, la Porta dell’Etna

Il monumento naturale simbolo dell'intera Sicilia è ovviamente l'Etna, il vulcano attivo più alto d'Europa, il quale sovente manifesta tutta la sua forza con eruzioni tanto scenografiche quanto spaventose.

Eppure alle sue falde non sono pochi i borghi che convivono con la sua inquietante presenza e uno di questi è Nicolosi, altrimenti noto come la Porta dell’Etna. Il paese sorge nel cuore del meraviglioso Parco dell’Etna, tra coni piroclastici nati dalle precedenti eruzioni, tra i quali gli iconici Monti Rossi: questi furono definiti “vette gemelle” da Goethe nel suo Viaggio in Italia, descrivendo poi la vetta del vulcano ricoperta di neve e fumante.

Nicolosi: un borgo plasmato attorno all’Etna

Nicolosi ha un nome curioso che deriva dalla presenza, in passato, del Monastero di San Nicolò: dopo le continue eruzioni dell’Etna e gli assalti sempre più assidui dei briganti nel XVI secolo, i benedettini però abbandonarono il convento alla volta di Catania.

Le origini del borgo risalgono al XIV secolo e molte sono le personalità che qui hanno soggiornato per un po’, dalla moglie di Federico II d’Aragona, Eleonora, a Bianca di Navarra, che molto coraggio diede alla popolazione per ricominciare dopo ogni eruzione dell’Etna. Nicolosi infatti più volte dovette ripartire per via della lava distruttiva proveniente dal vulcano: tra le eruzioni più devastanti si ricordano quelle del 1536, del 1663 e soprattutto del 1669, la quale devastò persino Catania, distante 16 Km.

L’Etna ha plasmato il territorio che circonda Nicolosi, rendendolo lunare e suggestivo, nonostante la presenza di una lussureggiante Pineta, punteggiata anche da betulle e faggi, che rappresenta il ritrovo perfetto per trascorrere qualche ora di relax a contatto con la natura.
Nicolosi non poteva non ospitare sul suo territorio il Museo Vulcanologico dell’Etna, suddiviso in due aree, la prima delle quali racconta la storia evolutiva del vulcano grazie a fotografie, gigantografie e documentari. La seconda parte del Museo è collocata in un vecchio casale risalente all’800 e custodisce moltissimo materiale raccolto in seguito alle tante eruzioni che si sono verificate nel corso del tempo, tra silicati, bombe vulcaniche, cristalli di ematite e scorie.
La stessa pietra vulcanica è protagonista dell’artigianato di Nicolosi: basta passeggiare tra le botteghe del centro storico del borgo per rendersene conto, senza però trascurare lo street-food locale, tra arancini, cipolline (sfoglie ripiene di prosciutto, pomodoro e mozzarella).

Chiese, musei ed escursioni sul vulcano

Tra le cose da vedere assolutamente a Nicolosi c’è il Monastero di San Nicolò l’Arena, fondato nel XII secolo per offrire ospitalità agli ammalati: si narra che proprio qui spirò Eleonora d’Angiò. Oggi il monastero è sede dell’Ente Parco dell’Etna e comprende anche una piccola chiesa barocca del ‘700, con tanto di facciata in pietra lavica.
Da vedere è anche la Chiesa Madre dello Spirito Santo, affiancata da un campanile in pietra lavica e la Chiesa di San Francesco di Paola, risalente al XIX secolo e sita su una piazzetta dove un tempo avvenivano le impiccagioni.
Molto belli sono poi i Tre Altarelli, situati all’interno di tre arcate e realizzati nel 1776 con raffigurazioni di quelli che sono considerati i protettori di Nicolosi, ossia Sant’Antonio Abate, Sant’Antonio da Padova e la Madonna delle Grazie.

Per conoscere il passato agricolo di Nicolosi, non si può non visitare il Museo della Civiltà Contadina: in esso sono riprodotte le ambientazioni legate ai mestieri del passato, dai telai in legno alle macchine per cucire fino ai fornelli utilizzati per fare il pane.

Da Nicolosi si possono organizzare escursioni sull’Etna, dove in inverno si può anche sciare, facendo parte di un comprensorio sciistico che sfiora i 2700 m. di altezza arrivando fino a Montagnola. I tour portano al Rifugio Sapienza a 1800 m. di altezza, raggiungibile anche attraverso un percorso sui Monti Silvestri che permette di ammirare ben cinque coni eruttivi.
Dal Rifugio Sapienza si può prendere la Funivia dell’Etna e raggiungere la Torre del Filosofo a 2900 m. d’altezza. Si narra che la costruzione sia nata sullo stesso luogo in cui il filosofo Empedocle costruì un piccolo rifugio, per poi suicidarsi gettandosi all’interno di un cratere.
Tra i sentieri escursionistici più scenografici presenti sull’Etna c’è il “Sentiero Schiena dell’Asino“, con vista sulla Valle del Bove e il “Sentiero Natura Monte Nero degli Zappini” dove si arriva fino ai 3357 m. di altezza.

Nicolosi rappresenta la tappa ideale per chi desidera esplorare il Parco dell’Etna tra escursioni avventurose e visite al Museo Vulcanologico del borgo.

Cosa fare sull’Etna e dintorni

© Immagine di Giuseppe ME, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

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